Mobilità senza confini. Persone, geografie e tribunali della giustizia militare italiana nel XX secolo
BANDO
FOCA_PRIN2022DM104.23_01 - id. 49559
DURATA
Ottobre 2023 – Ottobre 2025
CAPOFILA
Università degli Studi di Padova – Principal Investigator Prof. Giovanni Focardi
RIFERIMENTO
Vice Principal Investigator Prof. Antonio Grilli
ASSEGNISTA
Dr. Luca Castiglioni
SINTESI
Boundless mobilities (BouMo) mira a rispondere alla relativa mancanza di studi sulla giustizia militare in Italia. BouMo analizzerà le persone, i luoghi e i modi in cui la giustizia militare italiana è stata applicata durante il XX secolo. Saranno studiati il movimento dei confini personali, territoriali e dottrinali del diritto e dalla giurisdizione militare. Questo studio sarà svolto attraverso un'analisi interdisciplinare tra studi storici e storico-giuridici, concentrandosi sull’analisi dell'evoluzione dottrinale del diritto militare, sugli eventi biografici dei magistrati militari e, in una prospettiva comparativa, su tre casi di studio diversi ma rappresentativi: i tribunali militari territoriali di Torino, Trieste e Rodi tra il 1911 e il 1945. La ricerca sarà condotta dalle due unità (Padova ed eCampus Como) con la collaborazione della sub-unità di Istoreto (Torino) attraverso un uso congiunto di metodi e tecniche d’indagine e ricerca storiche e giuridiche e di analisi prosopografica.
Il lungo stato di guerra dal 1912 al 1920 ha visto le Isole Italiane dell’Egeo sottoposte a un governo militare, e di nuovo dal 1940 al 1945. In queste fasi la giustizia militare italiana ha operato sia sulle forze armate italiane di stanza nelle isole che sulla società civile. Anche in tempo di pace la presenza di un numeroso presidio militare, specialmente nell’isola-capitale Rodi e nella base navale di Lero, ha visto un costante contatto della società civile con l’elemento militare italiano, con una ricaduta sulla pratica della giustizia militare e sovrapposizioni con la giustizia ordinaria. Lo studio dell’attività di questi tribunali per il periodo 1912-1945 può restituire un elemento essenziale per approfondire le forme particolari e comprendere l’impatto, a cavallo fra epoca liberale e fascismo, dell’amministrazione della giustizia in un territorio periferico e (apparentemente) anomalo dell’impero coloniale italiano. Le carriere dei giudici, ordinari e militari, in servizio in Egeo richiedono un approfondimento specifico: se in tempo di pace essi erano selezionati accuratamente dal Governo delle Isole, la situazione bellica mette alla prova il sistema giudiziario dell’Egeo e delle aree dipendenti con l’introduzione di personale giudiziario metropolitano impreparato alla dimensione specifica dell’Egeo. Questa specificità riconosciuta ai ruoli per l’Egeo stimola un’analisi sistematica delle carriere, dei movimenti personali e della circolazione dei saperi di queste personalità con lo spazio mediterraneo e coloniale, arricchendo il campo di studi delle forme di controllo della convivenza asimmetrica imposte ai territori soggetti.
Il lungo stato di guerra dal 1912 al 1920 ha visto le Isole Italiane dell’Egeo sottoposte a un governo militare, e di nuovo dal 1940 al 1945. In queste fasi la giustizia militare italiana ha operato sia sulle forze armate italiane di stanza nelle isole che sulla società civile. Anche in tempo di pace la presenza di un numeroso presidio militare, specialmente nell’isola-capitale Rodi e nella base navale di Lero, ha visto un costante contatto della società civile con l’elemento militare italiano, con una ricaduta sulla pratica della giustizia militare e sovrapposizioni con la giustizia ordinaria. Lo studio dell’attività di questi tribunali per il periodo 1912-1945 può restituire un elemento essenziale per approfondire le forme particolari e comprendere l’impatto, a cavallo fra epoca liberale e fascismo, dell’amministrazione della giustizia in un territorio periferico e (apparentemente) anomalo dell’impero coloniale italiano. Le carriere dei giudici, ordinari e militari, in servizio in Egeo richiedono un approfondimento specifico: se in tempo di pace essi erano selezionati accuratamente dal Governo delle Isole, la situazione bellica mette alla prova il sistema giudiziario dell’Egeo e delle aree dipendenti con l’introduzione di personale giudiziario metropolitano impreparato alla dimensione specifica dell’Egeo. Questa specificità riconosciuta ai ruoli per l’Egeo stimola un’analisi sistematica delle carriere, dei movimenti personali e della circolazione dei saperi di queste personalità con lo spazio mediterraneo e coloniale, arricchendo il campo di studi delle forme di controllo della convivenza asimmetrica imposte ai territori soggetti.